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Raffaele Gualtieri Clima | Caldaie – Condizionatori – Stufe a Pellets – Catanzaro
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Guida alla scelta del deumidificatore portatile

by RaffaeleGualtieri 4 Agosto 2019

La scelta del deumidificatore,sta proprio ad individuare con precisione le esigenze specifiche e trovare un dispositivo che per prezzo e performance riesca a soddisfarci pienamente. Il deumidificatore è uno strumento che estrae una frazione d’acqua presente nell’aria sotto forma di vapore acqueo e che più colloquialmente definiamo “umidità”. Se l’umidità si mantiene infatti sotto il 50%, la percezione della temperatura al suo interno sarà meno intensa e l’aria che si respira manterrà elevati standard di salubrità, tenendo lontani muffa, acari, batteri e funghi.

Come scegliere il deumidificatore portatile elettrico?

Gli  elementi che ci aiuteranno a scegliere un buon deumidificatore portatile elettrico sono:

1) Capacità di deumidificare:sull’etichetta del deumidificatore compare un valore in litri, come ad esempio 10, 14 o 20. Questo numero indica i litri di vapore acqueo che il sistema cattura in una determinata unità di tempo, che di solito è una giornata di attività.

2) Se desideri deumidificare più di una stanza, potresti trovarti davanti alla necessità di dover acquistare più di un deumidificatore, uno per ogni stanza in cui lo si desidera.

3) Timer di accensione e spegnimento: addormentarsi con il deumidificatore acceso può avere un certo impatto sulla bolletta elettrica. Alcuni di questi strumenti sono dotati di una manopola o un telecomando per regolare l’ora di accensione e spegnimento, così da tenere sempre sotto controllo umidità e spese.

4 Agosto 2019 1,4K views

Legionella Condizionatori: come azzerare i rischi

by RaffaeleGualtieri 4 Agosto 2019

L’aria condizionata offre benefici enormi, specialmente quando la temperatura non riesce a scendere sotto i 30 gradi e il caldo si fa insopportabile, anche di sera, rendendo anche il riposo molto difficoltoso. La climatizzazione ci permette di dormire in ambienti che senza la sua preziosa azione diventerebbero decisamente sgradevoli e favorisce il benessere di tutti, soprattutto di anziani e bambini, che soffrono più degli altri per le temperature troppo elevate.

Tutto questo, però, non è senza conseguenze negative, se non prendiamo alcuni accorgimenti molto importanti relativi alla manutenzione dei condizionatori d’aria.

Questo discorso è valido per tutti gli impianti di condizionamento, anche per quelli, di solito piccoli, degli ambienti domestici, ma è ancora più importante con riferimento agli edifici di dimensioni più grandi (ad esempio, cliniche, aziende ed alberghi) che dispongono di sistemi di condizionamento più complessi che, se non manutenuti regolarmente e nel giusto modo, possono rendere l’ambiente così insalubre da dare vita alla cosiddetta “sindrome dell’edificio malato”.

Filtri dell’aria condizionata sporchi: rischi per la salute

I rischi per la salute più comuni, in questo caso, sono bronchiti, mal di gola, naso che cola, dolori addominali, raffreddori e febbre in periodi dell’anno che di solito non vedono la frequenza di questi malanni; si tratta in realtà di infezioni batteriche causate dagli agenti patogeni che proliferano nei filtri non puliti dei condizionatori di case e uffici, e possono costituire un pericolo molto grande soprattutto per la salute dei più deboli.

Tra i rischi legati alla cattiva manutenzione dei condizionatori d’aria, il pericolo che si sviluppi la legionella è uno dei più gravi.

La legionella è un batterio il cui nome scientifico è Legionella pneumophilia. Questo piccolo invasore si riproduce soprattutto in ambienti acquatici caldi e nell’ambiente caldo-umido del condizionatore può proliferare indisturbato.

Il contagio avviene per via aerea, attraverso la respirazione, e può provocare due quadri clinici molto seri:

– La legionellosi: conosciuta anche con il nome di malattia dei legionari, è una polmonite che si manifesta dopo un’incubazione di 2-10 giorni come una polmonite infettiva, con o senza manifestazioni extra polmonari. Nei pazienti immunodepressi o affetti da patologie croniche, la legionellosi può evolversi in una polmonite che, in rari casi, può rivelarsi addirittura letale.

– La febbre di Pontiac: si presenta come una malattia acuta che non interessa il polmone: dopo un periodo di incubazione di 24-48 ore compaiono febbre, malessere generale, mialgia, cefalea ed a volte tosse e gola arrossata, che in genere si risolvono in meno di una settimana

Pulire il filtro del condizionatore: una necessità!

La pulizia dei filtri del condizionatore, dunque, è una incombenza che non può essere trascurata in alcun modo.

Nel momento in cui decidiate di provvedere alla prima accensione del condizionatore, è bene che vi assicuriate di aver effettuato precedentemente una pulizia accurata dei filtri.

In questo modo, l’intero sistema risulterà essere più efficiente e, soprattutto, sarete al riparo da problemi all’apparato respiratorio.

Questa raccomandazione, al di là dei rischi generali per la salute che abbiamo esposto più sopra, è particolarmente importante se siete soggetti ad allergie agli acari della polvere e ai pollini.

Insomma, anche negli strumenti che aumentano il nostro benessere possono nascondersi insidie per la nostra salute.

Ma tutto si risolve, facilmente, con una buona e regolare manutenzione!

4 Agosto 2019 1,5K views

Antilegionella

by RaffaeleGualtieri 4 Agosto 2019

L’aria condizionata d’estate offre benefici enormi, specialmente in quelle serate in cui la temperatura della casa non riesce a scendere sotto i 30 gradi e il caldo si fa insopportabile. Non solo la climatizzazione ci permette di dormire in ambienti diversamente sgradevoli, ma favorisce anche il benessere di anziani e bambini, che soffrono parecchio delle temperature troppo elevate. Ma a quale prezzo?

Se in casa nostra possiamo decidere di regolare il condizionatore come meglio crediamo e, soprattutto, sottoporlo alle pulizie di routine a nostra discrezione, in ufficio la cosa è assai meno verificabile, e si rischia pertanto di incorrere nella cosiddetta sindrome «dell’edificio malato».

Filtri dell’aria condizionata sporchi: rischi per la salute

Stiamo parlando di bronchiti, mal di gola, naso che cola, dolori addominali, raffreddori e febbre nei mesi più impensabili dell’anno: sono in realtà infezioni batteriche causate dagli agenti patogeni che proliferano nei filtri non puliti dei condizionatori di case e uffici, e possono costituire un pericolo molto grande per la salute dei più deboli. La legionellosi è uno dei rischi maggiori legati alla cattiva manutenzione del condizionamento: si tratta di una malattia infettiva dell’apparato respiratorio causata dal batterio Legionella pneumophilia. Questo piccolo invasore si riproduce soprattutto nell’ambiente caldo-umido del condizionatore e può provocare due quadri clinici molto seri:

– La legionellosi

– La febbre di Pontiac

La malattia appare in primo luogo come una semplice influenza, caratterizzata dal mal di testa e sensazione di forte debolezza. Ad essa sono però associati sintomi come problemi gastrointestinali, cardiaci e neurologici. Nei pazienti immunodepressi o affetti da patologie croniche, la legionellosi può evolversi in una polmonite che, in rari casi, si rivela letale.

Pulire il filtro del condizionatore: una necessità!

Se stai provvedendo per la prima accensione del condizionatore, assicurati di aver effettuato prima una pulizia accurata dei filtri. In questo modo l’intero sistema risulta essere più efficiente e, soprattutto, siamo protetti da problemi all’apparato respiratorio, specialmente se siamo soggetti ad allergie ad acari della polvere e pollini.

4 Agosto 2019 1,3K views

Ventilatore vs Condizionatore: qual è il migliore contro il caldo?

by RaffaeleGualtieri 4 Agosto 2019

Di fronte alle previsioni di un’estate dalle temperature quasi africane, molte persone decidono di correre ai ripari e procurarsi un mezzo per trovare sollievo almeno nelle ore notturne, dove il sonno svolge un ruolo importante per il nostro benessere durante il giorno. La domanda più frequente, naturalmente, è:meglio avere un condizionatore o un ventilatore?

Condizionatore VS ventilatore: due strumenti molto diversi

Se il tuo unico obiettivo è trovare un minimo di sollievo senza doverti preoccupare della bolletta, probabilmente sei alla ricerca di un buon ventilatore. Il suo consumo, infatti, è fino a 15 volte inferiore rispetto a quello del condizionatore. Questo significa che avere tre ventilatori accesi in casa non consuma neanche lontanamente quanto l’avere un condizionatore a pieno regime.

Il punto è che ventilatore e condizionatore svolgono due funzioni molto diverse tra loro: il primo si limita a spostare l’aria, mentre il secondo consuma energia per abbassarne la temperatura e, all’occorrenza, svolgere una funzione deumidificante. Se parliamo in termini di bolletta, dunque, è chiaro che non c’è storia: il ventilatore è lo strumento più economico che si possa scegliere per affrontare le lunghe notti estive. Ma se cerchiamo una soluzione stabile e molto efficace, il nostro obiettivo diventeranno certamente i condizionatori.

4 Agosto 2019 1,3K views

Come posso configurare il mio impianto?

by RaffaeleGualtieri 4 Agosto 2019

Una buona configurazione del condizionatore comincia dall’installazione corretta dell’impianto. Chi vuole rinfrescare l’ambiente deve tenere in considerazione che la temperatura interna di un ambiente non deve essere mai più bassa di 6-8 gradi rispetto alla temperatura esterna, e in generale non dovrebbe mai essere impostata sotto i 18 gradi.

La velocità della ventola dovrebbe essere sempre proporzionale al numero di persone presenti: se si è soli, è sufficiente impostarla al minimo, mentre il valore andrà a salire in base a quante persone occupano lo spazio in quel momento. Il livello di umidità gioca un ruolo fondamentale nella climatizzazione di uno spazio: se nonostante la riduzione della temperatura il caldo non ci dà pace, potrebbe essere importante procedere all’installazione di un deumidificatore.

 Dove posiziono l’unità refrigerante interna?

Abbiamo creato un elenco di tutti gli accorgimenti necessari per valutare il posizionamento del condizionatore all’interno della casa, tenendo presente che ogni stanza che si desidera raffrescare deve possedere la sua unità.

-L’unità interna del condizionatore dovrebbe essere installata a una certa distanza da oggetti e mobili che potrebbero bloccare la ventilazione e la distribuzione dell’aria fredda “Si consiglia di collocarla almeno a 15-20 centimetri dal mobilio circostante”;

-L’unità interna va posizionata in alto sulla parete, non troppo vicino al soffitto.Si consiglia di posizionarla intorno al centro della parete dell’ambiente da raffrescare.

-Non collocate l’unità interna in corridoio nella speranza di riuscire a raffrescare più stanze contemporaneamente! Per quanto possa essere potente, infatti, il condizionatore non sarebbe in grado di climatizzare entrambi gli ambienti contemporaneamente, il risultato sarà deludente.

-L’unità interna non dovrebbe mai essere posizionata in modo che il flusso d’aria fredda arrivi direttamente sulle persone. Prendiamo come esempio  Lo split non dovrebbe trovarsi in prossimità di una scrivania, un letto o un divano, poiché l’aria direzionata addosso potrebbe causare problemi di salute.

Dove posiziono l’unità esterna?

L’unità esterna del condizionatore svolge un ruolo molto importante nella procedura di condizionamento dell’aria, e andrebbe posizionata in un luogo strategico, dove non disturba i vicini e non provoca fastidio a nessuno. Proprio come quella interna, essa dovrebbe essere installata su un muro e collocata in maniera tale che l’aria possa circolare.  Anche questa unità dovrebbe essere facile da raggiungere e da pulire, poiché lo split esterno svolge un ruolo essenziale dal punto di vista delle prestazioni.

4 Agosto 2019 818 views

I rischi per la mancata certificazione F-GAS

by RaffaeleGualtieri 4 Agosto 2019

La certificazione F-gas è un documento obbligatorio che certifica il personale e le imprese che gestiscono i gas fluorurati (f-gas) responsabili dell’effetto serra. La prevenzione delle emissioni di gas fluorurato è considerata una priorità,per questo sono state emanate regole e normative ad hoc in cui sono state indicate anche le modalità di prevenzione e controllo di tali emissioni.

Qualora un cliente accettasse il lavoro da parte di un installatore non certificato, il rischio in cui incorre è di pesanti sanzioni amministrative e pecuniarie, come specifica il DL n.26 del 05/03/2013. Ovviamente anche l’installatore abusivo rischia lo stesso.

Lo stesso vale anche per la vendita e l’acquisto dei gas fluorurati, che possono essere effettuate solo da imprese in possesso della certificazione F-GAS o che si avvalgono di personale certificato. Quindi ogni fornitore deve tenere un registro per tracciare acquisti e acquirenti. Senza la certificazione in oggetto, inoltre, nessun tecnico può installare un condizionatore nuovo.

4 Agosto 2019 692 views

È possibile scaricare il mio climatizzatore nel mio 730?

by RaffaeleGualtieri 4 Agosto 2019

Quando prepariamo la nostra dichiarazione dei redditi , spesso è vista come un momento “negativo” in caso si debba credito allo Stato, in realtà va a costituire una grande possibilità per detrarre le innumerevoli spese prese in carico durante l’anno appena trascorso. È possibile detrarre tutte le mie spese, sopratutto scaricare il mio nuovo climatizzatore ?  sì, si possono detrarre le spese inerenti ad acquisto e installazione dei condizionatori e dei climatizzatori.

Quali possibilità ci sono?

Gli impianti di rinfrescamento, in questo caso, possono rientrare in 3 diverse casistiche:

Acquisto e installazione durante interventi edilizi (Bonus ristrutturazioni)

Acquisto del condizionatore classe A+ (Bonus elettrodomestici)

Acquisto del condizionatore come intervento di riqualificazione energetica (Ecobonus)

Se il vostro caso rientra nei primi due, la percentuale di rimborso Irpef sarà del 50%, mentre se si tratta di sostituzione di impianto e conseguente miglioramento a livello di consumi e prestazioni energetici, allora lo “sconto” sarà del 65%.

Le tempistiche? Le rate di rimborso, come abbiamo già specificato in altre sedi, saranno recapitate ai richiedenti nel corso di 10 anni.

 

Che documenti servono per scaricare i condizionatori?

ricevuta e fattura fiscale delle eventuali spese edilizie sostenute;

ricevuta e fattura fiscale che attestino l’acquisto dell’elettrodomestico di classe energetica A+

bonifico dove si possa rintracciare dettagliatamente l’acquisto, presentando anche codice fiscale dell’utente e partita Iva dei venditori. potete presentare questa documentazione o in CAF o dal vostro  commercialista di fiducia.

4 Agosto 2019 3,2K views

Detrazioni per mutui Bonus ristrutturazioni: chi può richiederle?

by RaffaeleGualtieri 21 Luglio 2019

Nella Legge di Bilancio 2018, in caso di opere edilizie rientranti sotto Bonus ristrutturazioni era stata inserita un’importante possibilità, ovvero quella di poter richiedere detrazioni fiscali anche per l’eventuale mutuo acceso in tale circostanza, per far fronte alle spese inerenti. Lo sconto Irpef in sede di dichiarazione dei redditi prevede: la detrazione per il mutuo a chi lo sottoscrive ed è in possesso dell’unità abitativa sottoposta a ristrutturazione o vi dimora abitualmente. Stiamo parlando, dunque, della cosiddetta abitazione principale, dato riscontrabile presso i registri anagrafici. Se, però, la dimora abituale di chi contrae questo particolare tipologia di mutuo detraibile fosse diversa rispetto a quella segnalata presso i registri, basterà presentare un’autocertificazione che attesti la residenza presso l’edificio utilizzato.

Detrazione fiscale per i mutui di ristrutturazione

Stiamo parlando della possibilità di richiedere la detrazione per gli interessi passivi dei mutui stipulati per sostenere le spese di ristrutturazione.

Cosa significa?

Come abbiamo spiegato nell’articolo specifico, gli interessi passivi sono quelli che i contraenti devono corrispondere alla banca, mentre, al contrario, quelli diretti sono gli importi di denaro che la banca deve corrispondere ai clienti. La percentuale detraibile, dunque, è del 19%, da calcolare su un importo massimo detraibile di 2.582,25 euro. Ricordiamo, inoltre, che le agevolazioni fiscali riguardanti i Bonus ristrutturazioni, ovvero sconto Irpef o Ires del 50% su un limite massimo di 96mila euro, sono cumulabili con le detrazioni per i mutui. Nella fattispecie, è possibile richiedere una riduzione di spesa per prestiti che sono stati firmati e concordati con le banche a partire dal 1998 in caso di ristrutturazione dell’immobile o di realizzazione ex novo della propria abitazione principale.

21 Luglio 2019 752 views

EDISON ENERGIA

by RaffaeleGualtieri 3 Aprile 2019

Edison lotta al cambiamento climatico

Da oggi Raffaele Gualtieri Clima è BUSINESS PARTNER Edison per Catanzaro e provincia

Abbiamo avviato un percorso che riduce le nostre emissioni specifiche e quelle dei nostri clienti. Ci concentriamo sull’aumento della produzione di energia dalle fonti rinnovabili e la promozione del gas naturale come fonte necessaria alla transizione energetica del nostro Paese. Offriamo ai nostri clienti soluzioni integrate per gestire e ottimizzare i consumi energetici.

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Tutela dell’ambiente, cura del cliente e un’energia sempre più sostenibile

Sostenibilità come leva per il business e la creazione di valore. Coniughiamo competitività e sostenibilità e agiamo a tutela del paesaggio e della biodiversità. Per una produzione più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, nuove tecnologie rendiamo più efficienti i nostri processi: controlliamo, monitorariamo e mitighiamo gli impatti sull’ambiente delle nostre attività produttive.
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Professionisti al tuo servizio

Mettiamo al centro le nostre persone valorizzando e favorendo la condivisione di competenze e conoscenze. Promuoviamo un contesto inclusivo che riconosca il valore delle diversità e favorisca la massima espressione del talento. Un luogo di lavoro sicuro e salubre è una priorità per Edison che investe in iniziative di welfare per assicurare un corretto work-life balance.
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338 6240922

3 Aprile 2019 1,4K views

Conto Termico 2.0 – Incentivi per la riqualificazione

by RaffaeleGualtieri 16 Aprile 2018

CONTO TERMICO 2.0: INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI TERMICI, CON LIQUIDAZIONE DEGLI IMPORTI ENTRO 3 MESI DALLA FINE DEI LAVORI.

Il Conto Termico incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni, in accordo a quanto previsto dal DM 16/02/2016.

Grazie al Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta.

Effettuando uno degli interventi previsti dal Decreto Ministeriale del 16/02/2016, il GSE eroga un contributo, sul conto bancario del soggetto responsabile (colui che effettua le spese), il cui valore dipende dalle prestazioni raggiunte. In seno alle nuove modalità operative è prevista l’erogazione degli incentivi in un’unica rata, se l’importo è inferiore a 5.000 euro. I tempi di pagamento sono all’incirca di 3 mesi.

Gli interventi di riqualificazione energetica, soggetti ad incentivazione, sono:

INT. 2A – SOSTITUZIONE DI IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ESISTENTI, CON INSTALLAZIONE DI NUOVI IMPIANTI A POMPA DI CALORE (CLIMATIZZATORI, CHILLER, POMPE DI CALORE GEOTERMICHE, ECC.).

INT. 2B – SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ESISTENTI A BIOMASSA O GASOLIO, CON INSTALLAZIONE DI NUOVI GENETATORI A BIOMASSA (CALDAIE, STUFE, TERMOSTUFE).

INT. 2C – INSTALLAZIONE DI IMPIANTO SOLARE TERMICO PER PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA E/O INTEGRAZIONE AL RISCALDAMENTO.

INT. 2D – SOSTITUZIONE DI BOILER ELETTRICI ESISTENTI PER ACQUA CALDA SANITARIA, CON NUOVI BOILER A POMPA DI CALORE.

L’incentivo conto termico non è cumulabile con altri incentivi statali, come le detrazioni fiscali.

Per maggiori informazioni su come ottenere gli incentivi contattaci.

16 Aprile 2018 1,2K views
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